TEATRO GOBETTI - Via Rossini, 8
Il ritorno
di Sergio Pierattini
progetto e regia Veronica Cruciani
con Luciano Bertoli, Alex Cendron, Veronica Cruciani e Milvia Marigliano
scene e costumi Barbara Bessi
disegno luci Gianni Staropoli
musiche Paolo Coletta
Compagnia Veronica Cruciani
(ricerca finanziata dal Teatro Donizetti di Bergamo)
Una giovane donna esce di prigione dopo un omicidio e torna a casa. Qui l’attende una famiglia profondamente segnata dal suo gesto, uno spaccato di quella bassa bergamasca operosa che nel culto del denaro ha perso di vista i valori di riferimento familiari e culturali.
Sergio Pierattini, “padre” di Maria Zanella, realizza un ritratto della società contemporanea e della propria terra d’origine, utilizzando una prosa asciutta che si nutre di uno slang quotidiano capace di rivelare l’anima nascosta dei suoi personaggi, offrendo un riscatto ai suoi personaggi: «Nella quasi totale mancanza di punti di riferimento ideali e politici che caratterizza i nostri tempi, un valore profondo che è tipico della terra dov’è ambientata la vicenda, come il lavoro può, unito alla solidarietà e al rispetto delle regole, essere non solo l’ancora di salvezza per noi, ma anche di tutti quelli che raggiungono il nostro paese in cerca di una vita migliore». Ma l’autore sceglie anche di arricchire il tessuto narrativo con puntuali rimandi alle attuali dinamiche sociali: «È la storia di un intricato e complesso modo di vivere i rapporti familiari, attraverso un particolare ma anche riconoscibile linguaggio degli affetti al quale i protagonisti si attaccano come naufraghi in cerca di salvezza. Ognuno dei suoi componenti, come gli sventurati passeggeri di molti degli improvvisati natanti che attraversano i nostri mari in cerca di una vita migliore, affronta con i mezzi che possiede la tempesta che è in corso».
Premio della Critica 2008 come miglior testo, lo spettacolo Il ritorno prende forma a partire da un lavoro di inchiesta svolto da Veronica Cruciani. Attrice e regista, ha creato nel 2004 una propria compagnia dedicandosi al rapporto tra tradizione orale e drammaturgia contemporanea, allargando le sue indagini anche ai temi dell’immigrazione/emigrazione, della memoria collettiva recente.
inizio spettacolo ore 20.45
domenica e festivi ore 15.30
INFO E PRENOTAZIONI:
VENDITA TELEFONICA
(pagamento con carta di credito)
dal martedì al sabato, ore 12.00 / 18.00, tel 011 563 7079.
800 235 333.
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