martedì 18 novembre 2008
FIRST LIFE AL TEATRO BARETTI DAL 19 AL 23 E DAL 26 AL 30 NOVEMBRE – INIZIA LA NUOVA STAGIONE WHITE CUBE 2009 DEL CINETEATRO DI SAN SALVARIO
La nuova produzione del Teatro Regionale Alessandrino, First Life, inaugura, mercoledì 19 novembre, la nuova stagione del CineTeatro Baretti, White Cube 2009.
La rassegna, che proseguirà fino all'estate, sviluppa temi cari al cartellone del Baretti (drammaturgia contemporanea, intercultura e sperimenta-zione musicale) con partner, artisti e drammaturghi sempre più prestigiosi a livello nazionale ed internazionale: coproduttori come la Biennale di Venezia, il Teatro Regionale Alessandrino, la Pietà dei Turchini di Napoli e con artisti e scrittori come Edoardo Bennato, Alfonso Antoniozzi, Mauro Avogadro.
Da questa stagione il Baretti entra inoltre a far parte del Circuito dei Teatri Possibili, network teatrale presente sull'intero territorio nazionale.
First Life si colloca in contrapposizione al noto gioco virtuale “Second Life”.
Quest’ultimo anima utenti sdoppiati in un habitus scelto fra le opzioni del gioco per soddisfare bisogni paralleli, inconfessati. In realtà la dicotomia, oggi, sembra superata.
Nel buio psicologico delle attese, reale e virtuale si fondono dando vita ad un’unica “First Life”. Se è il primo, il secondo o il terzo giro non importa. Così come non ha importanza l’età, il sesso o l’estrazione sociale. Quello che caratterizza le relazioni erotico-sentimentali della società attuale è la confusione.
Un magma di voglia di andare oltre le delusioni, speranza di essere accettati, bisogno erotico - compulsivo. L’eruzione vulcanica di una ricerca senza obiettivi precisi sfocia nel mondo silenzioso delle chat line.
L'intreccio drammaturgico si basa sugli incontri di sette personaggi che si differenziano per estrazione socio-culturale e aspettative di vita. La studentessa (Debby_first), la segretaria (Claudia_moon), il project manager (Tom) e tutti gli altri personaggi dialogano con i loro partner nel tentativo di sedurli. La chat, come mezzo tecnologico, diventa strumento dove prendere parola, dove manifestare ciò che ciascuno è.
Il gioco del corteggiamento è la chiave dei rapporti che iniziano e finiscono nella cristallizzazione
di un atto sessuale a volte sperato, a volte agito fuori dalla "rete". I personaggi, assuefatti dagli strumenti tecnologici, si connettono nel tentativo di superare l'imbarazzo di un corpo e di un contatto reale. Anonimi, protetti da un nick - name che non li significa, ma li codifica, si proiettano nella giungla delle relazioni possibili alla ricerca di un "altrove" più desiderabile della realtà.
Le relazioni, costantemente minacciate da improvvisi guasti tecnici, cadute di connessione, perdita di velocità o di trasmissione, si interrompono bruscamente per poi riprendere e continuare (forse) nella dimensione reale.
First Life è uno spettacolo nato da un’idea di Simona Barbero e Claudio Orlotti, liberamente ispirato a Girotondo di Arthur Schnitzler. Regia e drammaturgia sono a cura di di Simona Barbero.
19 - 23 e 26 -30 novembre 2008
CineTeatro Baretti
Via Baretti, 4
011 655 187
FIRST LIFE
La ricerca nevrotica delle relazioni
nel deserto-giardino virtuale di una chat-line
Da un'idea di Simona Barbero e Claudio Orlotti
Liberamente ispirato a «Girotondo» di A. Schnitzler
Drammaturgia e regia di Simona Barbero
Con: Alessandro Baldinotti, Raissa Brighi, Stefania Casiraghi, Fabrizio Pagella, Maurizio Pellegrino, Francesca Porrini | Silvia Aielli, Ettore Scarpa
Assistente alla regia Elena Forlino
Scene Lucio Diana
Light designer Cristian Zucaro
Luci e Fonica Fabio Coscia
Macchinista Luca Loddo
Amministratore di compagnia Natalie Roma
Produzione Teatro Regionale Alessandrino
RIGENERAZIONE 2008 - IO_VOI_LORO di Grimaco Dance Company - TRUCCHI A SPILLO di Trucchi a Spillo
IO_VOI_LORO
con Veronica Forioso, Elena Pisu
regia Veronica Forioso
luci Andrea Sangiorgi
Grimaco Dance Company
Rigenerazione riparte dalla danza e dalla performance, dal corpo che racconta e lo fa con l'originale spettacolo del giovane gruppo di danza Grimaco Dance Company, Io_Voi_Loro. Un intreccio divertente e complice tra quotidiano e sequenze di ballo, fra tecniche avanzate di gestualità e colazioni non consumate. Favole di cappuccetti rosa e divertenti lesioni articolari tra osteopati e agopuntori. Tocchi pungenti di ironia salce, tenerezza di spazi vuoti, riempiti di luci e suggestioni. Se ne esce col cuore più leggero ed un sorriso sulla faccia.
TRUCCHI A SPILLO
di e con Fulvia Romeo, Valentina Soria
Trucchi a spillo
Due donne, due bambole, un unico obiettivo: farci ridere. Trucchi a spillo è un incontro tra il clown ed il cinema, tra la femminilità e l'espressione del contemporaneo. Gags di situazioni tra Cahrlie Chaplin, Buster Keaton, Marilyn Monroe e la realtà virtuale. Due attaccpanni da camerino, rivista anni '50, enormi ventagli rosa: è tutto un gioco di evocazioni sfumate, scherzi di ogni tipo ed immagini che si nutrono di ipertrofie comiche. Spettacolo che gode di un diradarsi verso il contemplativo, fatica un poco a decollare all'inizio, ma trova poi la chiave per riacchiappare il pubblico. Spassoso!
con Veronica Forioso, Elena Pisu
regia Veronica Forioso
luci Andrea Sangiorgi
Grimaco Dance Company
Rigenerazione riparte dalla danza e dalla performance, dal corpo che racconta e lo fa con l'originale spettacolo del giovane gruppo di danza Grimaco Dance Company, Io_Voi_Loro. Un intreccio divertente e complice tra quotidiano e sequenze di ballo, fra tecniche avanzate di gestualità e colazioni non consumate. Favole di cappuccetti rosa e divertenti lesioni articolari tra osteopati e agopuntori. Tocchi pungenti di ironia salce, tenerezza di spazi vuoti, riempiti di luci e suggestioni. Se ne esce col cuore più leggero ed un sorriso sulla faccia.
TRUCCHI A SPILLO
di e con Fulvia Romeo, Valentina Soria
Trucchi a spillo
Due donne, due bambole, un unico obiettivo: farci ridere. Trucchi a spillo è un incontro tra il clown ed il cinema, tra la femminilità e l'espressione del contemporaneo. Gags di situazioni tra Cahrlie Chaplin, Buster Keaton, Marilyn Monroe e la realtà virtuale. Due attaccpanni da camerino, rivista anni '50, enormi ventagli rosa: è tutto un gioco di evocazioni sfumate, scherzi di ogni tipo ed immagini che si nutrono di ipertrofie comiche. Spettacolo che gode di un diradarsi verso il contemplativo, fatica un poco a decollare all'inizio, ma trova poi la chiave per riacchiappare il pubblico. Spassoso!
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