Dal 13/01/2009 al 18/01/2009
FONDERIE TEATRALI LIMONE - Via Pastrengo, 88 -. MoncalieriMolly Sweeney
di Brian Friel
traduzione Monica Capuani
e Marta Gilmore
con Umberto Orsini
Valentina Sperlì
Leonardo Capuano
regia Andrea De Rosa
scene Laura Benzi
luci Pasquale Mari
costumi Ursula Patzak
suono Hubert Westkemper
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Secondo il filosofo George Berkeley: «Nessun uomo che riceva per la prima volta la vista saprebbe che c’è accordo alcuno fra questo o quel particolare oggetto della sua vista e alcun oggetto del tatto di cui ha già familiarità». Ispirata a un fatto realmente accaduto e raccontato da Oliver Sacks nel saggio Vedere e non vedere, questa commedia del drammaturgo irlandese Brian Friel conserva il rigore scientifico dell’originale, ma introduce elementi di finzione che trasformano il racconto di Sacks in un’elegia sulla incoscienza delle buone intenzioni. Molly lavora come fisioterapista. È una donna autonoma, nonostante sia non vedente sin da piccola: suo padre le ha insegnato a riconoscere fiori e alberi del suo giardino e ad acquistare un buon grado di autonomia.
Molly sposa Frank il quale comincia a studiare una cura per la sua malattia. La donna acquisisce parzialmente la vista, ma da quel momento perde parte dell’equilibrio psicologico che era riuscita a costruire.
Andrea De Rosa, dopo il successo di Elettra, rinnova il sodalizio con Hubert Westkemper, sviluppando l’azione nell’oscurità: la presenza degli attori si percepisce grazie al movimento della voce e ad alcuni diffusori posti in punti diversi della sala, dai quali si possono udire i rumori e le voci dell’infanzia della protagonista. Umberto Orsini, Valentina Sperlì e Leonardo Capuano interpretano uno spettacolo, ma anche un’esperienza sensoriale, da condividere fra attori e pubblico, per riflettere sul concetto di normalità.
inizio spettacolo ore 20.45
domenica e festivi ore 15.30