lunedì 26 gennaio 2009

NEWS 2009 - "LE SERVENTE" DI SANTIBRIGANTI AL TEATRO GARYBALDI DAL 28 GENNAIO AL 1° FEBBRAIO 2009


dal 28 gennaio al 1° febbraio 2009 - ore 21.00 (1° febbraio ore 16.00)

TEATRO GARYBALDI - Via Garibaldi, 4 - Settimo Torinese (TO)


LE SERVENTE

di Vittorio Sivera
da un soggetto di Maurizio Bàbuin
fonti poetiche di Frederic Mistral e Antonio Bodrero
con Eva Maria Cischino e Costanza Frola
luci Marco Ferrero
costumi Rossana Dassetto Daidone
scene ideate e realizzate da Marco Ferrero
aiuto regia Fulvia Romeo
regia Maurizio Bàbuin

Due ragazze.
L’incontro casuale.
L’attesa del ritorno delle persone amate.
Il desiderio di affrancarsi da una condizione e da un destino che pare ineluttabile.
La fuga: da un luogo, da una condizione umiliante, alla ricerca di qualcuno, qualcosa.
L’incomprensione reciproca e lo scontro su cosa è giusto e cosa non lo è.
Non c’è più nessuno da aspettare, nessun ritorno.
La scelta.

Ascoltando i racconti o leggendo e rileggendo le storie e le cronache dei periodi bellici, si resta drammaticamente colpiti dall’impatto “frontale” dell’ evento: morti, feriti, distruzioni, prigionie, torture e quant’altro di peggio la guerra produce appena si palesa. Ma non sono da sottovalutare, anzi si possono considerare sullo stesso piano, le conseguenze e le ricadute che l’ evento conflitto, una volta manifestatosi, ha da sempre sulle genti e i territori anche non direttamente interessati. Le categorie che sempre hanno subito più di altre tali conseguenze, sono le donne e i bambini. E' forse anche per questa sorte che le donne delle vallate che raccontiamo, così come di qualsiasi altro luogo, sono diventate “l’anello forte”.
Le due protagoniste, poco più che adolescenti, sentono sulla loro persona il peso di un conflitto, che anche se distante, avrà un ruolo determinante sulle loro scelte di vita. La terra stessa che decidono di “esplorare”, la montagna delle vallate in cui vivono, pur non toccata dalla guerra, echeggia comunque lo sferragliare di armi e di battaglie del passato, suggestionando visioni ed evocando presenze.
Così, la fuga in atto si risolve con una scelta che è al tempo stesso ribellione e ricerca forte, sincera e poetica di radici antiche e nuove.

Da Mirèio (1859) di Frederic Mistral
Cante uno chato de Prouvèmço
Dins lis amour de sa jouvènço.
A travès de la Crau, vers la mar, dins li bla,
Umble escoulan dòu grand Oumèro,
Iéu la vole segui. Coume èro
Rèn qu'uno chato de la terro,
En foro de la Crau se n'es gaire parla.
Emai soun front noun lusiguèsse
Que de jouinesso, emai n'aguèsse
Ni diadèmo d'or ni mantèu de Damas,
Vole qu'en glòri fugue aussado
Coume uno rèino, e caressado
Pèr nosto lengo mespresado
Car cantan que pèr vautre, o pastre e gènt di mas
(traduzione)
Canto una fanciulla di Provenza
Nei suoi amori di gioventù,
Attraverso la Crau, verso il mare, fra il grano,
Umile scolaro del grande Omero,
Voglio seguirla. Poichè era

Soltanto una fanciulla della terra,
Fuori della Crau non si è parlato di lei.
Sebbene la sua fronte risplendesse
Solo di giovinezza, sebbene non avesse
Né diademi d'oro né manti di Damasco,
Voglio che sia innalzata in gloria
Come una regina, e carezzata
Dalla nostra lingua disprezzata,
Poiché cantiamo solo per voi, o pastori e genti delle masserie.

INFO E PRENOTAZIONI

Santibriganti Teatro
Sede legale: via Artisti 10 - 10124 Torino Sede organizzativa: via Palestro 9 - 10024 Moncalieri (TO)
tel./fax. 011643038
santibriganti@santibriganti.it

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