domenica 11 gennaio 2009

NEWS2009 - HAM-LETT DELLA PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA ALLA CAVALLERIZZA DAL 15 AL 17 GENNAIO


15/16/17 gennaio 2009 - ore 21.00
Cavallerizza Realevia Verdi 9, Torino

PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA
in
HAMM-LET

Studio sulla Voracità

Elaborazione drammaturgica basata su
Hamlet di William Shakespeare e HamletMachine di Muller
con contributi da Laforgue, Updike, Galassi, Moscato, Pasi
con
Giorgia Cerruti – Gertrude / Valeria Dafarra – Ofelia
Davide Giglio – Hamm-let
ELABORAZIONE TESTO e REGIA - Giorgia Cerruti
Musiche di Nyman, Armstrong, Berio, Morin, Berberian, Šostakovic


Partendo dall’inesauribile capolavoro di Shakespeare e attraversando il linguaggio cruento di Muller, Hamm-Let/Studio sulla Voracità racconta di Amleto-Gertrude-Ofelia, tre nature che per amore si annullano a vicenda eliminando il proprio doppio, quella parte malagevole di sé che ha contagiato l’altro e che ora si ritorce sui protagonisti come una macchina perversa che divora i rapporti tra una madre ed un figlio e tra due amanti.
L’uomo Hamlet e il sentimento dell’Amore quando oscilla tra le pulsazioni dell’innamoramento e il vizio della possessione. Hamm-Let/Studio sulla Voracità diventa così uno spettacolo sull’ Amore quando l’Amore è cortese, spietato, vorace, quando è agli inizi e sembra per tutta la vita ma poi un tradimento arriva a negarne l’esistenza, quando l’Amore diventa sfrenata ed incestuosa lussuria, quando si ride d’amore e ci si sente immortali, quando Amleto è il frutto della Donna e dalla donna è divorato, quando non si dovrebbe mai parlare d’amore perché le parole tradiscono e l’intelletto cristallizza il nostro umano sentire in maniera ineluttabile.
Il lavoro durante le prove è devoto alla parola e cerca le possibilità per contenere il verso shakespeariano e allo stesso tempo cogliere una modalità estetizzante che avvolga il freddo testo di Muller. Sono dunque le parole a plasmare i volti e i corpi degli attori, a governarli secondo la loro musica, a renderli poetici. E la partitura musicale può diventare un’ossessione elettronica che informa l’agire degli attori in scena oppure un’aria straziante che accompagna Ofelia verso l’acqua o ancora Gertrude che - bulimica – consuma il suo lauto pranzo sul corpo senza vita di Hamm-Let sulle note di Mia Martini. Le suggestioni rispetto all’ambiente, ai costumi e all’ “aria che si respira” arrivano dal teatro giapponese, dall’opera barocca ma anche da un mondo sacro, quasi che il regno di Hamm-Let fosse una cattedrale ormai in rovina.
Proseguendo il lavoro della compagnia sull’antinaturalismo e sull’artificio come devianza dal verosimile, ecco che i corpi plastici, le voci tese, la scomposizione gestuale si sposano alla ricerca sui costumi e sul trucco fornendo l’accesso ad uno spettacolo poetico e crudele, dove si affonda nella carne viva, dove ancora e sempre sia l’emozione a veicolare il senso.

ingresso intero € 10,00 / ingresso ridotto € 8,00

spettacolo realizzato con il sostegno del Sistema Teatro Torino


INFO:
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